
Ho scelto di proporre il romanzo di D’Avenia non solo per le sue qualità letterarie, ma anche per motivi che trascendono la letteratura.
Sempre più spesso ho l’impressione che l’Italia sia un paese rattrappito su se stesso, privo di quella prospettiva verso il futuro che dovrebbe essere una componente fondamentale della vita privata e di quella collettiva.
Mi pare che serpeggi troppa paura dei cambiamenti, che si preferisca continuare a lamentarsi piuttosto che affrontare situazioni nuove.
I media …
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