Fake news: il canale di Suez

Fake news: il canale di SuezUna fake news che continua da troppo tempo.

Parigi è una metropoli che propone dei gioielli progettati da architetti stranieri: la Piramide del Louvre di Ping Mei e il Beaubourg, ideato da Renzo Piano e realizzato da concepito da Rogers e C. sono i primi a cui si pensa.

Però la Francia millanta credito, su un’opera che si trova al di fuori del territorio nazionale: il canale di Suez, costruito nel 1869.

Anche nella recente mostra di Parigi, Ferdinand de Lesseps veniva celebrato come costruttore del canale (lo fanno anche molti libri di testo italiani ), dimenticando il fondamentale contributo di due nostri connazionali, che riuscirono là dove anche gli ingegneri di Napoleone erano falliti. Infatti avevano calcolato, sbagliando, che fra il Mar Mediterraneo e il Mar Rosso ci fosse un dislivello di 10 metri.

Ferdinand de Lesseps, uomo dal passato avventuroso, ebbe l’indiscutibile merito di trovare i finanziamenti per l’opera: le azioni da 500 franchi oro furono acquistate da grandi nazioni e piccoli risparmiatori.

Ma il tracciato del canale era stato elaborato da un ingegnere italiano, Luigi Negrelli e un altro ingegnere, sempre italiano, Pietro Paleocapo elaborò i piani per evitare gli insabbiamenti.

Questi progetti comportavano la canalizzazione diretta, l’aderenza alla conformazione del terreno e l’assenza delle chiuse ai due imbocchi del canale.

Purtroppo, Negrelli (1799-1858) non poté vedere gli inizi dei lavori, il 25 febbraio 1859, perché era morto qualche mese prima.

I festeggiamenti per l’apertura del canale si fecero al Cairo, alla vigilia del Natale 1871. Anche in questa occasione bisogna ricordare un italiano, perché venne rappresentata per la prima volta, la “Aida” di Giuseppe Verdi.

La figlia di Negrelli intentò causa alla Compagnia incaricata della costruzione del canale, ma lo scoppio della prima guerra mondiale impedì di continuare su questa strada.

La grandeur francese si era ormai affermata oltre i confini.

il canale di Suez
Ferdinand de Lesseps e il canale di Suez

F. de Lesseps, parente dell’imperatrice Eugenia (moglie di Napoleone III), arrivò al Cairo come diplomatico e si impegnò spregiudicatamente per ottenere i finanziamenti al progetto di Negrelli.

L’Egitto possedeva il 44% delle azioni del canale, ma i debiti dello Stato lo costrinsero a cederle alla Gran Bretagna, con grave danno economico e strategico per la Francia.

Per anni il canale fu oggetto di contesa fra le potenze regionali e i “grandi” della guerra fredda, finché Nasser, con l’appoggio di Usa e URSS, fece fallire l’accordo fra Francia, Gran Bretagna ed Egitto e nazionalizzò il canale.

Il resto è storia recentissima.

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